Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

mercoledì 31 dicembre 2014

il fascino del mare in inverno.....


  conchiglie

legni di mare



.

onde



 sabbia





vento, sempre piacevole sentirlo fra i capelli,





il mare ha un fascino particolare in inverno

martedì 30 dicembre 2014

il mio albero... di nuovo.....

Ne avevo già scritto  qui a metà agosto.
L'albero che , incontro sulla strada per l'Irst di Meldola,
che segna più o meno la metà del tragitto, 
e segna il Tempo
la Vita
che trascorre
e che cerco di riacciuffare...
Qui  lo avevo visto di un verdissimo
rigoglioso verde estivo, 
poi
il Tempo passa
e me lo sono ritrovato un mese fa
così




mentre stava preparandosi al riposo invernale


e vedendolo così
non potevo non guardarmi indietro 
e ripensare a quanto Tempo e Vita 
c'era stata 
dal verde estivo al giallo autunnale
del mio albero
Avevo fatto la riabilitazione per il braccio
la radioterapia
e avevo continuato con le terapie ogni 21 giorni 
di Herceptyn.

Tanta strada, tanta Vita 
 .

Ieri sono stata all'Irst per la manutenzione straordinaria 
del Picc per cercare di tenerlo efficiente 
almeno fino alla fine delle terapie: ne mancano solo due

e il mio albero ora è a riposo
col suo grigiore nel riposo dell'inverno
ma ha sempre un suo fascino per me


non è bello e rigoglioso come
in estate
ma lo sarà di nuovo
e il pensiero che lo 
rivedrò fra qualche mese
di nuovo verde e pieno di foglie
magari quando andrò
all' Irst per i controlli in follow up
mi riempie di speranza...

La Vita
che scorre
nonostante tutto

lasciandosi alle spalle i ricordi i dolori 
la sofferenza del corpo e dell'anima..

e scandisce il Tempo

che ho rischiato di perdere
e che mi è stato ridato
e che in qualche  modo devo vivere

domenica 28 dicembre 2014

e se succede anche questo.....


e ricevo la vigilia di Natale
una busta gialla
che contiene questi addobbi 
che sono dei veri gioielli!
Antonietta mi ha regalato
sicuramente tanto del suo Tempo!






Che dire?!
Grazie  Antonietta !
Per queste meraviglie!
Eh ma , ragazze così mi fate commuovere!!!

Annamaria

martedì 23 dicembre 2014

e se succede...

che ricevi una mail in cui Debora di cuoreantico
dice che ha pensato a te per 
 regalarti
una sua creazione handmade
rimani 
senza parole....

una bellissima scatola ricoperta 
con una agilissima renna ricamata

per me ha un valore grandissimo..
Ricevere un regalo handmade
è come se Debora 
mi avesse donato, oltre all'oggetto,
anche
del suo Tempo
impiegato nel prepararlo.

E ricevere in regalo anche del Tempo 
non è cosa da poco.

La userò per conservare ben chiusi 
i ricordi 
di questi mesi;
quando  sarò pronta a chiuderli.

Grazie Debora

sabato 20 dicembre 2014

L' importanza delle parole .... buona giornata



Ci sono parole hanno che un "peso"
parole che non lasciano indifferenti
soprattutto quando sei un paziente oncologico.

Ci sono frasi che ti feriscono
(qui , ad esempio, ma ne potrei fare un elenco piuttosto lungo)
ed è per questo che diventi più attenta 
a quello che ti viene detto.
Mi sono sentita dire frasi assurde, 
ma di questo ne scriverò in un altro momento
perchè oggi vorrei scrivere
invece di quelle  frasi giuste , quelle, per intenderci, che ti 
fanno stare bene.

Quando ho iniziato ad andare all'irst a Meldola 
per curare il cancro, mi ha colpito il fatto che 
spesso lì ti senti dire " buona giornata"
che può sembrare banale  
ma che mi ha sempre fatto riflettere.
Io vi ho letto  un significato grandissimo
perchè quando sai che hai il cancro ci sono
due parole che perdono significato "tranquillità" e " futuro".
Il futuro lo pensi in termini di brevissimo tempo 
e quindi mi sta bene che mi si dica "Buona giornata"  
perchè era così che vivevo: giorno per giorno;
ogni giorno un passo, un passo dopo l'altro.

E la giornata era il tempo più lungo a cui pensavo: 
ogni giorno che passava aveva una sua storia , 
una fatica, un dolore, ma anche una gioia.
Ragionavo quindi in termini di "Giornata"
e sentirmi augurare di passare una " buona giornata" era
l'augurio più grande che mi si potesse fare in quel periodo.

E arrivai ai giorni precedenti ilNatale, incazzata al massimo per 'sta storia 
del cancro, facendo la chemio una volta alla settimana.

 Era il 24 dicembre, ed aspettavo il mio turno per fare gli 
esami per l'infusione di chemio che avrei dovuto fare 
il 27 , dopo le feste.
Stavo bene attenta a quello che le infermiere dicevano, nessuna di loro 
faceva gli auguri di Buone Feste o Buon Natale
se non rispondendo ai pazienti che per primi facevano loro gli auguri.  
E questo, scusate,   mi sembrava un gesto di grande sensibilità.
Perchè io, personalmente , non avevo voglia di  sentirmi fare gli auguri
ma sentirmi augurare un "buona giornata" questo sì ,che aveva senso.

Quel 24 dicembre mi chiamò l'oncologo , il dott. Esse. 
per dirmi che gli esami non andavano bene 
e che , quindi avrei saltato quella  settimana la chemio e 
prima di chiudere la telefonata, pur essendo la vigilia di Natale
mi disse "ti auguro una buona giornata"
"grazie dottore, buona giornata anche a te" 






giovedì 18 dicembre 2014

Affrontiamo la faccenda "Natale" .......





... Diciamo che gli ultimi due Natali trascorsi 
non sono proprio stati dei migliori.
Anno scorso , ero nel bel mezzo dei cicli di chemio
Anno prima , mia mamma ricoverata
per l'aggravarsi della sua malattia
Anno scorso, guai a chi si azzardava
a farmi gli auguri
mi suonavano stonati quei "buon Natale"
"Buone Feste"
ecchecazzo!!!!
Ero incazzata al massimo con il cancro
e non avevo nè la voglia , nè l'energia
per festeggiare...

Quest'anno con l'avvicinarsi delle feste
si ripresenta il dilemma...
incazzata con il cancro lo sono ancora, forse meno di anno scorso, 
ma un pochino lo sono 
e , sinceramente, non avrei avuto voglia di "Natale"
neppure quest'anno
ma poi 
succede che Sara mi manda un link di un post 
scritto da lei nel suo blog nel 2010
quando era più o meno nella mia situazione
e ne sono rimasta folgorata... in senso positivo...

 Ho rischiato davvero di non viverne un altro di Natale
e per il solo fatto di esserci ancora
(eh no, che non mi ritornino sensi di colpa per questo, però...!)
quindi
per il fatto di esserci ancora 
 allora festeggiamolo questo benedetto Natale!

 Domenica i figli addobberanno  l'albero, il marito penserà al presepe...
e io?
Bè io sarò pronta a fotografare il  nostro Natale 2014
tutti insieme  

lunedì 15 dicembre 2014

e poi succede.... anche .....



che , in conseguenza , al post precedente
hai passato una notte 
in cui finalmente il sonno 
è stato riposante
(grazie dottore)
così ti alzi con la voglia  e l'energia 
di fare qualcosa di diverso
a cominciare dal preparare una bella 
cioccolata in tazza per i figli perchè 
inizino meglio la settimana...
inutele negarlo ma il lunedì mattina è 
dura per tutti, no?! 

Vedere la faccia un pò meravigliata dei miei figli
mi ha riempito d'orgoglio il cuore
e ricomincio di nuovo la salita dal fondo del pozzo

Grazie di nuovo alle splendide persone che ho incontrato sul mio cammino 
e che non mi hanno lasciato sola ma mi aiutano
in modi diversi a ricominciare ad andare

domenica 14 dicembre 2014

e poi succede...



che dopo notti e notti in cui le ore insonni 
ti distruggono
lasciandoti pensieri 
che ti logorano...
parli con l'oncologo 
e lui ti dice una cosa ed
è come se ti togliesse
una parte del macigno che hai sulle spalle...
Grazie dott. S !

martedì 9 dicembre 2014

... e ... se....


Sono solo 3 lettere, 2 paroline, 
2 congiunzioni
ma che racchiudono un mondo ...
il mio mondo del " e... se....."
dove il tarlo del dubbio ti fa immaginare scenari infausti;
soprattutto se  quel "e... se...." fa capolino la notte
quando il sonno ti abbandona.

E' un " e... se...." che spunta all'improvviso come un 
campanello, quando ti senti un dolore nuovo, 
un doloretto che prima non avevi mai avuto
o che avevi prima che iniziassi la chemio ma
che poi era sparito.
Ora lo senti di nuovo e allora come fai a non pensare..
"e...se" fosse il cancro che si ripresenta?
Ecchecavolo!

Le ultime analisi sono ok, 
all'ultima visita col dott R era tutto ok, 
il dott. S sono mesi che cerca di convincermi che
ora come ora posso, devo,  stare tranquilla.
Ma la parola tranquillità non esiste più,
c'è quell'insistente "e...se..." che si insinua nell'anima, 
la Paura sale, incontrollata e incontrollabile... 
ok.. ci siamo... respira pensando al quadrato , 
una, due, tre, tante volte almeno fino  a quando tutto ritorna regolare, 
e il respiro lo senti da te che è di nuovo normale.

Scacci quel "e...se..." dai pensieri logici 
e lo accantoni, per il momento, perchè sai che 
si ripresenterà ancora puntuale alla prossima occasione.
E andiamo avanti , io e il mio "e...se..."

giovedì 4 dicembre 2014

... un volo di farfalle....




 un volo di farfalle 
è il regalo che mi ha fatto un'Amica.
E la sua amicizia è una delle cose belle
che ho avuto in regalo incontrando il cancro

Ci siamo conosciute a fine marzo
compagne di stanza e vicine di letto
nel reparto di senologia di Forlì
quando eravamo ricoverate entrambe
per l'intervento al seno.

Per me è stato come trovare L'Amica del cuore
come la chiamo io
perchè i nostri cuori spesso sono all'unisono
spesso quando ci sentiamo per telefono 
e ci raccontiamo le nostre emozioni, paure
e speranze, ci ritroviamo a dire che sono le stesse.



un volo di farfalle...

quando la mente è tormentata da pensieri tristi
o la Paura è dirompente  
 mi siedo in poltrona
davanti al quadro e 
chiudo gli occhi....
volo con la mente tra queste farfalle colorate
in alto nel cielo



sempre più in alto fino a quando il volo di farfalle 
diventa un volo sulle ali d'aquila
e sento l'aria fredda che punge la faccia
e la mente si libera dai pensieri tristi

l'anima respira la Vita

che vedo attorno
che sento attorno e dentro di me

Grazie Silvia!!!!!

lunedì 1 dicembre 2014

Dimentica ora .....

La frase che più mi sento dire 
ultimamente è 
"ora, dimentica".

Chi mi sta vicino , credo che me lo dica 
più che altro perchè è lui stesso che vorrebbe dimenticare,
lasciarsi alle spalle,  l'esperienza del cancro vissuta
indirettamente 

"ora dimentica" 
mi ha detto quando sono uscita dall'ospedale , dopo l'intervento, 
il giorno del mio compleanno.

"Ora dimentica"
il più è stato fatto, ormai sei alla fine del percorso di terapie previste 
per ora sta andando tutto bene
a che serve ricordare?

"ora dimentica"
sei stata fortunata, che vuoi ancora?

Non posso dimenticare . Non ora, o perlomeno non ancora.

Ho bisogno di parlarne ancora della mia storia col cancro
ho bisogno ancora di scriverne
ho bisogno ancora di raccontarla, ( perchè?! mi chiedo) 
ma mi rendo conto 
che incontro lo sguardo infastidito
di chi mi ascolta e che pensa che sarebbe meglio che dimenticassi.
Si, ok, va bene , ma non ancora.