Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

giovedì 26 febbraio 2015

Cronaca di risonanza magnetica e il campanello


come l'illusionista mago che tira fuori dal cilindro un coniglietto o una colomba,
io dalla sacca dei ricordi
oggi tiro fuori il ricordo della mia risonanza magnetica
13 agosto 2013.
Mai ho fatto una risonanza in precedenza  
e già mi sembro ridicola col camice messo all'incontrario 
poichè deve essere aperto sul davanti
avendo un cancro al seno. 
Stesa in posizione supina sopra a questo macchinario strano
costruito ad hoc per l'esame alla mia patologia.
Tappi per orecchie poichè ci saranno rumori continui e martellanti 
che potrebbero risultare piuttosto fastidiosi
e poi ....il campanello !
il mio ....mitico campanello !
il campanello che ti danno in mano e sul quale
appoggi il pollice precisamente sul bottone rosso
che puoi pigiare in caso di bisogno.
ok.
iniziamo
i rumori si susseguono uno dietro l'altro
occhi chiusi
caspita!
sono rumori, sì, ma hanno una loro musicalità!
Tuuudaaaaaaaa ttttuuuumm daddddaa
caspita
inizio a seguirli costruendoci sopra un ritmo
perchè un ritmo ce l'hanno
e ... ri-caspita ho trovato un senso a questo tempo 
in questa posizione assurda!!!
seguo tutti questi rumori incamerando la loro melodia e il loro ritmo
quasi quasi mi piace
se non fosse che serve per confermare le dimensioni e posizione del cancro..
Finito.
Rimango ferma , sdraiata , sento il tecnico
che mi parla 
lo sento un pò ovattato... ahhhh è vero ho ancora 
i tappi nelle orecchie!
Sento che mi dice di dargli il campanello .
E qui casca l'asino!
Perchè, inconsapevolmente, il campanello l'ho tenuto talmente stretto
che ormai è parte del mio arto.
Provo ad aprire la mano, ma niente, non ci riesco.
Con occhi sconsolati guardo il tecnico
che nel frattempo continua a ripetermi di dargli il campanello
perchè abbiamo finito e non mi occorre più
(avrà mica pensato che volessi tenerlo per ricordo?!)
Comunque, la mano non si apre ...
Sempre più sconsolata glielo dico e lui come se niente fosse
inizia a parlarmi, del più e del meno
intanto mi massaggia il braccio e la mano .
Dopo un pò mi dice di provare di nuovo  ad aprirla
e ...wow ... piano piano le dita si staccano dal campanello.
e il tecnico con un sorriso: " Fiùùùù meno male , mi ero visto di tagliare il filo
 e mandarti a casa col campanello!. Non mi è ancora mai capitato nessuno 
che non mi restituisse 'sto campanello!"
Eh bè ... a me capitano cose singolari a volte

sabato 21 febbraio 2015

Tre mesi di libertà .... ma anche meno...

Si, proprio , così ha detto l'oncologo il dott. Erre
 lunedì sera all'ultima visita che avrei fatto con lui.
Tre mesi di libertà.
Che tradotto significa tre mesi senza controlli , visite, analisi.
prima dello step a tre mesi con l'oncologo 
che mi seguirà nel follow up , il dottor Esse.
Poi si passerà ai sei mesi.
Felice come una Pasqua, 
per me, che credevo che il prox check up lo avrei fatto fra sei mesi
che, come ho più volte detto , mi pare un tempo interminabile
  e irragionevolmente lunghissimo ricco di ansie ecc ecc, 
avere avuto questa notizia mi ha rincuorato.
Ok.
Tre mesi, passano.magari non proprio in fretta, 
ma passeranno.e sono meglio di sei 
Tre mesi di libertà.
Si, tre mesi!!!
Ma...
Il giorno dopo il dott. Erre mi ha chiamato per dirmi che mi aveva 
 prenotato una visita presso il servizio trasfusionale dell'ospedale di Cesena
dalla dott.ssa B., per alcuni controlli.
Il tutto per capire se cambiare terapia ormonale viste le due trombosi che ho avuto al braccio.
Ok ok.
"Ma avevamo detto tre mesi di libertà" ho provato a dire  un pò sconsolata.
E dire che credevo di averlo quasi convinto la sera prima a non fare ulteriori 
accertamenti.
Seeee, era lui che mi aveva lasciato questa mezza convinzione...
mentre aveva già deciso cos'era meglio fare. 
Già, mi fido ciecamente di lui perciò se ha deciso questo 
significa che bisogna farlo.
Perciò il 10 marzo alle 9 a Cesena dalla dott.ssa B
per prima cosa un prelievo di sangue iniziale
e qui casca l'asino.
Ora che non ho il picc, sarà dura riempire le fialette di sangue
ma in qualche modo, e non voglio pensare quale, ce la faremo.
Se si deve fare si farà.
L'avevo già capito che , una volta che sei uno 048 ,
non è facile avere delle tregue
ma va bene così, non mi lamento di certo.
Avere un oncologo scrupoloso è sicuramente
una certezza (di cui ho scritto qui ) che mi dà tranquillità.
E non mi lamento di tutto ciò
Ne sono contenta.
Ho "vinto" un biglietto per un giro al reparto trasfusionale di Cesena
e spero di uscirne tranquillizzata e che vada tutto bene 
e tutto sia a posto, nonostante le terapie fatte . 
Dopo ciò ho i tre mesi, e un pò meno,  di libertà
  

martedì 17 febbraio 2015

Un pomeriggio di pensieri leggeri...

l'ho trascorso oggi all'Irst al laboratorio di scrittura espressiva
Sentieri di parole....
ed è proprio su questi sentieri che ci siamo incamminate,
a volte ci siamo fermate.
Ma quello che mi piace  è che tutto il gruppo è formato da persone speciali, 
persone con le quali si condividono esperienze simili di  percorsi di Vita.
Perchè c'è sempre del positivo in ognuno, 
magari i pensieri, le emozioni che si scrivono di getto
sono enormi, hanno un "peso" non indifferente
ma poi ci si ironizza sopra, insieme, 
e tutto può diventare più leggero.
Ognuna ha il suo fardello, ma nel gruppo i pesi si distribuiscono 
e il mio fardello  diventa più sopportabile
Oggi avevo bisogno di pensieri leggeri
e grazie alla dottoressa T.,  che ci ha guidate su questi sentieri di parole, 
li ho trovati.

sabato 14 febbraio 2015

Ciao ciao Picc

.... che poi detto così sembra stia salutando un amico...
che poi un pò lo è anche stato...
Picc (acronimo di Peripherally Inserted Central Catheter)

Ieri, quando sono andata a fare la medicazione settimanale del Picc più eparina
era successo un mezzo casino.
Me ne ero accorta già la sera prima , 
quando avevo visto la fascia e la garza
sporca di sangue.
Sangue?! dal Picc?!
U'signur!
Ho fatto due giri di fasciatura ed ho lasciato 
tutto così com'era, senza indagare oltre, 
perchè tanto poi sapevo che il giorno dopo 
sarei andata all'Irst 
e ci avrebbe pensato l'infermiera.
Bè, il mio Picc dopo 18 mesi di onorato lavoro
iniziava ad accusare un pò di stanchezza, 
negli ultimi mesi si otturava spesso
ma, essendo di fondamentale importanza, per fare la
terapia ed eventualmente le analisi, 
abbiamo cercato di mantenerlo efficiente fino all'ultimo.
Sì, dico "abbiamo", perchè , se il personale dell'Irst
ci ha messo la competenza professionale, io di mio
ci ho messo le dita incrociate perchè
'sto benedetto Picc ritornasse efficiente, 
anche benedicendo ogni volta chi lo ha inventato.
Se uno ha le vene rintracciabili
non può capire che significhi anche solo fare le analisi,
con due infermiere, e riempire le fialette
goccia a goccia per caduta o forza di gravità, 
senza muoversi, nè respirare per paura
che l'incantesimo delle gocce nelle fialette si interrompa.
Tant'è che ieri , vista la situazione intricata, 
visto che la terapia l'ho finita 
e al momento l'oncologo mi ha assicurato 
che non ne sono previste altre,,,
me l'hanno tolto.
Se a metterlo non si sente nulla, 
a toglierlo si sente ancor meno di nulla.
Manco me ne sono accorta.

24 settembre 2013 - 13 febbraio 2015
le date della storia del mio Picc.
Sono contenta di averlo tolto: finalmente si può fare
una doccia senza domopack al braccio, 
senza tenere il braccio in orizzontale per non bagnarlo, 
e non averlo più segna inequivocabilmente la fine di un periodo , 
ma, mi ci ero affezionata, e 'te pareva?!
sono una sentimentale e
sono capace di  affezionarmi pure al mio Picc ...
e gli ho fatto fare pure una foto prima di toglierlo...

lunedì 9 febbraio 2015

La leggerezza della Vita ....

...amo anche la leggerezza della Vita,
perchè la Vita è fatta anche di giorni leggeri, 
in cui è leggero vivere....
perchè di giorni pesanti ce ne saranno, 
 arriveranno come un temporale estivo, 
magari improvviso
con solo qualche piccola avvisaglia 
di un tuono
in lontananza.
Non pensare a quello che sarà, 
quello che potrebbe essere o succedere.
Respirare la leggerezza e il profumo della Vita.
Assaporarne appieno ogni istante.
Ecco questo è il punto di partenza 
e il punto di arrivo 
del mio camminare .
Almeno lo spero e ci provo


giovedì 5 febbraio 2015

L'importanza delle parole .... " e poi lei ha il cancro!!!"

Questo è un post arrabbiato.
O meglio : INC.....TO. 
Rende meglio l'idea.
Mai avrei pensato che persone che NON mi
conoscono neppure personalmente
potessero parlare , o meglio, sparlare 
riferendosi a me con 
"e poi lei ha il cancro"
no, lo riscrivo
perchè così ha ancora più significato:
" E POI LEI HA IL CANCRO!!!"
Ora.
Premetto, care le mie personcine 
con il cervello bacato e piccolissimo, 
al momento, ora, 
tutto fa pensare che il ritorno della malattia non ci sia.
E' vero che ho più probabilità di voi di ammalarmi
di cancro nuovamente, 
ma al momento il cancro non ce l'ho.
L'ho avuto, eccome se l'ho avuto, ma lo abbiamo combattuto
io ho fatto la mia parte e i medici la loro parte
insieme siamo stati una fortunata squadra vincente.
Poi quello che sarà non lo possiamo sapere ora, 
nè  io, nè i medici.

Mai avrei pensato che si potesse essere marchiati
con questa frase, 
che è tremenda, 
"e poi lei ha il cancro" 
che mi ha fatto piangere, 
Tanto.
che mi ha fatto risprofondare nel pozzo
in fondo.
Probabilmente è così che mi vedono dal mondo dei sani:
quella che ha il cancro.
Come se essersi malati di cancro possa essere una colpa, 
una menomazione,
A volte lo può essere, puoi non fare più il lavoro di prima, 
ma nel mio caso non ho fatto un solo giorno a casa dall'ufficio
se non quelli necessari o imposti dai tremendi effetti collaterali 
dell'inferno del  primo tipo di  chemioterapia.
E allora?
Da dove nasce questa cattiveria gratuita e fine a se stessa
che non porta a nulla se non a ferire una persona
che non ti ha fatto nulla , perchè neppure la conosci personalmente.?
Dall'ignoranza? O forse dall'inconscio pensiero che se il cancro lo ha qualcun altro 
almeno non ha colpito te.
Della serie "ca..zi tuoi, io sto bene.
Ora.
Non sono mai stata una persona che augura il male a qualcuno, 
ma ora penso che il cancro dovrebbe guardarsi bene intorno
e insinuarsi in chi sparlando con cattiveria se ne sente immune...
 e... Buona giornata 

martedì 3 febbraio 2015

Sentieri di parole ....

E' il nome del Laboratorio di scrittura espressiva
organizzato dall'Irst di Meldola per i suoi pazienti..
E' sera, sto ritornando a casa
dopo l'incontro
in cui ho  riso, scritto, riflettuto su me stessa, 
pianto .
Le "compagne di scrittura" non sono le
stesse dell'altro mini laboratorio di soli 4 incontri 
a cui avevo partecipato in maggio
(ne avevo scritto qui )
ma mi sono sentita subito a mio agio
e in sintonia con ognuna di loro.
Credo che il cancro mi abbia cambiato anche 
nell'essere più aperta (io sempre stata timidissima)
verso gli altri.
Più  facile, ovvio se sono persone con le quali
puoi condividere
sensazioni , situazioni , sentimenti particolari
in questo particolare percorso che 
abbiamo fatto o stiamo facendo.
Dopo il brano e le indicazioni guida della dott.ssa B.
lascio che la mente e il cuore scrivano 
quello che nel profondo o nel meno profondo 
di me stessa sostano dormienti
fino a quando una frase, una poesia , un brano 
li fanno  riemergere prepotentemente 
e devi scriverli, fissarli con la penna o la matita  su
un quadernetto
e li voglio leggere per rendere partecipi e condividere con altre
queste angosce , queste gioie, questi ricordi dolorosi o festosi.
Poi torno a casa con un tornado dentro l'anima,
si è smosso il mondo, è come se tutto si fosse
spezzettato in tante parti ed ogni parte deve trovare 
la collocazione giusta.
Sulla strada del ritorno,   la campagna intorno
non ha forma nè colore avvolta nel buio della sera, 
illuminata dalla luna piena.
La guardo di sfuggita anche se vorrei fermarmi per 
ammirarla, guardare le stelle
e respirare in questa serata l'immensità bella e brutta dell' Universo