Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

giovedì 30 luglio 2015

l'ombra.... (racconto)


Tutto iniziò nel pomeriggio estivo di caldo afoso. Era alla finestra quando in breve tempo scoppiò un temporale. Improvvisamente un fulmine precipitò a terra nel cortile a poca distanza dalla sua finestra. 
Rimase per un attimo stordita da quel lampo fulmineo. Chiuse la finestra, riprese a scrivere al computer il racconto iniziato da tempo. Ma non si sentiva a proprio agio. Sentiva che , seppur nel silenzio della casa, c'era qualcosa che non la faceva stare tranquilla.
Quando la lampada sul tavolino proiettò sul pavimento la sua ombra …. vide che le ombre erano due, una accanto all'altra, perfettamente identiche ….

venerdì 24 luglio 2015

Due piccoli scalini... due

Avete presente lo scaletto che troviamo davanti al lettino
per le visite negli ambulatori?!
Sì, proprio quello.
Messo ai piedi del lettino o di fianco per agevolare
magari chi è particolarmente basso di statura.?! 
Credo.
Fatto da due scalini, due. 
Appunto.
Io ho decisamente uno strano rapporto con questo scaletto.
Ora, io sono di statura media,
un metroesessantacinque
e non ho bisogno dello scaletto per salire.
Ma sta lì, tra i piedi.
E mi manda puntualmente in crisi.
Nel senso che, salgo gli scalini e mi trovo ad una 
altezza un pochino sproporzionata 
rispetto al lettino, mi devo girare per sedermi
e mi ingarbuglio con i piedi rischiando di accopparmi. 
Se lo scavalco, perchè non mi serve per 
agevolare la sistemazione sul lettino,
mi ingarbuglio di nuovo perchè sta tra i piedi e il lettino 
creando quella, seppur breve distanza, ma
che rende pericoloso riuscire a sedersi.
Nel senso che magari rischio pure di finire a terra.
Sembra banale, lo so, ma quando entro in un ambulatorio per una visita 
controllo sempre, con occhio veloce, se c'è o non c'è
'sto benedetto scaletto.
E dico questo perchè ho rischiato più di una volta
di finire poco dignitosamente a terra.

Non è successo alla prima visita col chirurgo,
che mi ha afferrato prontamente per un braccio, 
dimostrando così che ha i riflessi pronti, quest'uomo.
E, considerando che mi avrebbe poi operato lui 
abbiamo testato che per la prontezza di riflessi, era ok.

Non è successo alla visita col radiologo , non so come ma
ingarbugliandomi con i miei piedi tra i miei piedi
(grande performance!)
ho urtato la manopola del lettino facendola rotolare
a terra , impegnando così il radiologo nella ricerca 
sotto l'armadietto e a rimetterla al suo posto 
prima che il lettino stesso si smontasse.
Gli è sfuggito un "non mi è mai capitato che ..."
Eccetera eccetera eccetera. 
E va bè.

Non è successo neppure alla visita con l'altro chirurgo 
il giorno precedente l'intervento,
quando, dopo aver inciampato sul primo scalino
con una veloce manovra, non so come sono riuscita a sedermici su
questo benedetto lettino, 
mi dice "che fai?"
E io "niente mi siedo"
Ma vedevo che gli scappava da ridere sotto il pizzetto
Veniva da ridere anche a me
era una situazione con un  misto
di imbarazzante e divertente.

Ho deciso che la prossima visita
se vedo lo scaletto lo sposto sotto al lettino
appena entro
perchè prima o poi capiterà 
che casco per terra
con una buona dose di orgoglio ferito.

(PS: capita solo a me o anche a qualcuno di voi?)

domenica 19 luglio 2015

Atterraggio morbido

Domenica mattina
Caldo allucinante già alle 9.30
così si decide di arrivare in centro con lo scooter.
Scendere le scale è una tortura
per ovvi  motivi 
di cui ho già parlato
e fare ogni scalino, in salita ma soprattutto in discesa
è un'impresa "simpatica"
perchè faccio manovre bizzarre e inconsuete: 
il tutto per trovare il modo migliore
per scendere queste benedette scale.
Ok.
Arrivata in fondo esco dal cancello
percorro due passi , dico due passi
cado.
Il che non ha nulla di straordinario
cadere capita, succede a tutti
ma cadere al rallentatore
beh sinceramente non mi era ancora capitato.
Ho avuto la consapevolezza che qualcosa avesse ceduto
la gamba, il piede... mah...
cadendo al rallentatore vedi la terra che si avvicina
sai che stai cadendo ma non riesci a far nulla per impedirlo.
Si tratta di secondi ma è come se vedessi
te stessa in un film al rallentatore.
Fortuna ha voluto che sul marciapiede 
ci fosse ancora il mucchio di aghi di pino 
che abbiamo spazzato e ammucchiato
in attesa di portarli nel cassonetto  
perchè i pini producono quintalate di aghi in ogni stagione.
Comunque grazie a questo  provvidenziale
cumulo
non mi sono fatta nulla.
Sono rimasta incredula a guardarmi intorno 
per capire come diavolo avessi fatto, 
sono rimasta col casco in mano 
mentre mio marito apriva il cancello automatico
per uscire con lo scooter.
Vedendomi per terra
mi chiede come fosse la cosa più normale del mondo
"Ma che fai lì seduta?! Dai che è tardi"
Ho raccolto i cocci di me stessa
cocci di orgoglio
e mi sono ripulita perchè gli aghi si
attaccano dappertutto

giovedì 16 luglio 2015

I miei angeli di casa

Spesso, prima di andare a letto, 
o se mi alzo durante la notte
guardo i miei figli mentre dormono.
E non c'è cosa più bella per una mamma.

Li guardo e vedo sui volti quell'espressione
da angioletti che avevano nella primissima infanzia
nonostante non siano piccoli
vorrei strapazzarli di coccole
come quando erano piccolini e 
ridendo mi dicevano
"Mamma mi stritoli !"
o quando li sbaciucchiavo
e con la manina si "pulivano" la guancia.
Ora, anche se sono degli ometti
prima di andare a letto o prima di uscire di casa
un bacio alla mamma non dimenticano di darlo.

Li guardo dormire con l'espressione quasi
sorridente, tranquilla
ed è questo che vorrei per loro  
serenità e spensieratezza e opportunità 
 per il loro futuro.
Quando ho detto loro che avevo il cancro e che avrei 
dovuto affrontare terapie di vario tipo e anche toste
ho visto nei loro occhi la paura
paura di perdere la loro mamma
che per quanto dicano che "sei una rompi"
sei pur sempre la mamma!
Ho cercato di essere la mamma di sempre
barcamenandomi tra effetti collaterali 
stanchezza paura disperazione
senza mai fargli capire il mio vero
stato d'animo
cercando di essere sempre sorridente
perchè se mi vedevano seria
subito chiedevano 
"che ti ha detto l'oncologo?"
Abbiamo passato questi due anni
non so come , ma li abbiamo attraversati insieme
e i miei angeli sono lì che dormono  
sorrido, una carezza leggera per non svegliarli
e chiudo la porta.

lunedì 13 luglio 2015

E questa è andata


Eco fatta, visita fatta.
E questa è andata.
Grazie a tutti per dita incrociate
pensieri positivi 
e tanto altro.
Come non mi era capitato prima
ho sentito veramente
la vicinanza.
E questo è stata una grande cosa.
Grazie di cuore!!!
La prossima eco di controllo con relativa visita
a gennaio.
Gennaio....
gennaio....
gennaio....
mi pare un'eternità
non riesco ancora a pensare 
a lungo termine.
In qualche modo arriverò anche a gennaio
Per ora l'unica cosa che riesco a pensare è che 
questa è veramente andata bene.
E avanti ...
stasera a letto presto mi sembra che un camion mi sia passato sopra

domenica 12 luglio 2015

Deliri pre - eco semestrale di controllo

Post delirante.

Domani ho l' eco al seno per il controllo semestrale.

Ansia e ansia e ansia..

So che andrà tutto bene
ma non c'è nulla che ora me lo garantisca
fatta a inizio giugno dal mio oncologo
durante la quale mi ha detto che va tutto bene.

i giorni scorsi ero tranquilla 
sufficientemente tranquilla
pensando a domani e all'eco...
ormai dovrei conoscermi:
non è tranquillità, ma calma apparente.
E quando questo stato di "calma" che, badate bene è solo apparente, 
prima o poi si scatena 
ed ora è ansia allo stato puro.
Non ho capito bene se sia l'ansia che scatena la Paura
o viceversa 
cioè che l'elemento scatenante sia la Paura e di conseguenza 
l'ansia.
Tant'è.
Tant'è che io ho la fottutissima  Paura mi sta avvolgendo
quasi mi soffoca
e se ci aggiungiamo il sopraggiungere puntuale dell'Ansia
alèèèè stiamo a posto.
buona domenica per voi
la mia è un cininin squinternata

venerdì 10 luglio 2015

Tenerezza

Ieri sono stata all' irst di Meldola.
Entro e noto appena entrati prima di me
un uomo e una donna anziani
che si tenevano per mano.
Si guardavano, in mano avevano una ricetta rossa
e si guardavano
con un tenero sguardo spaurito  ....

Prontamente li ha avvicinati uno dei volontari dello Ior
che sono preziosissimi quando arrivi
per la prima volta e non sai dove andare
nonostante tutte le scritte di indicazione, 
ma si sa che una diagnosi di cancro
ti stordisce, almeno inizialmente
e io personalmente ero pure un pò rincitrullita
Perciò GRAZIE ai volontari Ior .

Tornando alle due persone di prima
ecco, mi sono commossa.
E' stato lo sguardo di complice tenerezza
tra di loro
dovuto sicuramente ai tanti anni di Vita passati insieme
a quel "capirsi" anche senza parlare
a quella loro Paura di una situazione nuova, grande
nella quale si sono trovati catapultati.
Se ti viene detto che hai il cancro e sei giovane
magari
ti scatta l'incazzatura , quasi automatica, hai questa rabbia 
che ti fa affrontare le terapie a muso duro
per me almeno è stato così,
ma se sei anziano accetti il cancro 
con rassegnato fatalismo
nel Day Hospital
ne ho trovato tanto 
nelle persone più anziane
"..E' così, che ci vuoi fare?"
mi dicevano.
Si, certo è così non ci posso far nulla 
al fatto che abbia incontrato il k 
sul mio cammino 
ma mi ha fatto arrabbiare tanto tantissimo...
anche ora sono un pochino meno arrabbiata
ma mica tanto però...

L'immagine di quelle due persone anziane 
che si tenevano per mano 
per rassicurarsi, per non sentirsi soli
per affrontare una  nuova sfida della Vita
mi è rimasta nel cuore...


La tenerezza è il linguaggio segreto dell'anima
Rudolf Leonhardt

lunedì 6 luglio 2015

Facce tristi? ...No, grazie

(dal cassetto dei ricordi)

Una, tra le cose, ed erano più di una garantisco, che non 
sopportavo quando ero nel bel mezzo della chemioterapia 
in compagnia del cancro, 
era
la faccia triste.
Degli altri.
Di chi mi incontrava e, immediatamente, 
mi rendevo conto che scattava 
la "modalità faccia triste"
indossata per l'occasione.
Ecco, la faccia triste proprio non la sopportavo.
Forse perché non volevo assolutissimamente essere compatita.
Vedere faccia triste era l'equivalente di sentirmi 
dire "poverina"
No, scusate, ma non volevo la compassione di nessuno.
Proprio no.
Per cui.
A faccia triste reagivo sfoderando il mio miglior sorriso smagliante
descrivendo i giorni della terapia che
stavo facendo come se parlassi della mia migliore amica,
tralasciando ovviamente i tremendi effetti collaterali.
Risultato:
la maggior parte di chi mi conosce è convinta che, in fondo per me
la chemioterapia sia stata una passeggiata
che non sia stata così pesante
"come per la tale che, p o v e r i n a, stava tanto male"
Ma sì che importanza ha, lasciamoglielo credere 
che per qualcuno la chemio sia una passeggiata.
Eccheccavolo!!!!!!


  

venerdì 3 luglio 2015

Stupore...

Il cancro mi ha portato e lasciato tante cose belle
(la Vita innanzitutto)
e tanto mi ha portato via
ma una cosa che mi ha lasciato
anzi forse ancora più grande di prima
è lo stupore, la capacità di stupirmi
davanti..... per esempio .... alle nuvole.
Ho sempre guardato con naso all'insù sin da piccola
le nuvole vaporose, zuccherose, tristi, grigie , minacciose, colorate, allegre
e potrei continuare oltre. 
Da piccola ci vedevo delle immagini che poi nella mia mente diventavano storie
ora magari questo non lo faccio più
o forse sì
ma sicuramente 
ogni volta a naso all'insù provo
STUPORE
Ma quanto sono belle 
quante sfumature di forme e colori e forme hanno?!
Beh io mi incanto davanti a questo spettacolo
e i brutti pensieri
o le cose che magari vanno un pò storte
si raddrizzano come per magia
i brutti pensieri diventano meno brutti
Nel cellulare ho tutta una serie di nuvole
quando andiamo in giro scatto foto a destra e sinistra, 
la qualità dei contorni è pessima 
perchè spesso sono foto scattate in auto in movimento
ma a me danno stupore e serenità
L. e L.  pensate a quante ne vedrete di nuvole in montagna
respirate l'aria pulita e fresca
e riempitevi il cuore e l'anima di stupore
e vi sentirete ricaricate!


STUPORE!!!!!!!


mercoledì 1 luglio 2015

E poi ti accorgi di ossa che non sapevi di avere....

Situazione ossa ....mmmm....
Effetto Aromasin terapia ormonale
dolori vari e persistenti alle ossa
a tutte le ossa
anche a quel piccolo ossicino 
di cui non ero a conoscenza che esistesse
Irrigidimento delle articolazioni:
al mattino quando mi alzo
mi ci vuole una mezz'oretta per 
camminare come un essere umano vivente e 
perdere l'andatura da zombie, 
Le dita delle mani non si piegano proprio del tutto
e anche qui ci vuole un pò di tempo.
Diciamo che sono come un vecchio motore diesel
che ha bisogno di un pò di tempo per partire
Eh ma poi quando si parte , si va tutta la giornata
L'importante è non soffermarsi troppo
su ogni singolo dolore persistente, martellante
e aspettare.
Il medico di base ha detto che c'è un integratore 
già messo a punto , già studiato  e sperimentato
insomma non ho capito cosa manchi ancora
perchè lo si possa prescrivere
perchè non so come funzionino queste cose
burocrazia compresa
comunque
   io aspetto questo integratore che dovrebbe farmi stare meglio.
Perchè , non è che mi lamento per carità, ma 
se c'è modo di stare meglio non è mica un delitto
non soffrire, no?!
Io non ho l'animo della martire 
non voglio soffrire se possibile
e quindi aspetto speranzosa questo integratore...

E comunque io gli voglio anche bene al mio Aromasin
ora è questa pastiglietta 7663 che mi protegge
e spero che sia sufficientemente efficace 
per evitare di incontrare nuovamente il cancro...