Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

lunedì 30 novembre 2015

L'importanza delle parole : Negativo


Attesa.

Tre settimane per il risultato dell'istologico della biopsia.
Andrà bene. Me lo sento.

Magari troverò sul referto la parola Negativo  
 che in altre circostanze , in altri tempi
sarebbe stata una parola brutta, povera
una parola grigia , se le dovessi dare un colore,
    Ora e negli ultimi tempi
ha un significato enorme.
se la sentissi leggere dal medico che mi darà il referto
suonerebbe come una melodia armoniosa
Negativo
Assenza di Positivo
Contrario di Positivo  
Tradotto nel vocabolario di chi ha incontrato il cancro:
bene, questa è andata!!!!
equivalente di un grande soddisfatto sorriso.
 
AzzurroCielo

lunedì 23 novembre 2015

In precario equilibrio

Definisco spesso di sentirmi in precario equilibrio
come essere perennemente sul bordo di un precipizio
con la sensazione che un niente, un piccolo avvenimento
possano farmi precipitare
nel pozzo, nella melma della Paura
dell'incertezza e precarietà .

Sabato sera prendo la pastiglia dalla scatola nuova 
di Aromasin, nella versione di farmaco equivalente
 perchè dalla farmacia dell'ospedale arrivare quello e non l'originale.
Per caso butto l'occhio alla data di scadenza e vedo 12 2015.
12 2015 ????
Ho ritirato le due scatole il giorno prima, venerdi 20, 
come potrei, prendendone una pastiglia al giorno, 
non assumerne scadute, visto che con quelle due scatole 
arriverò alla fine di gennaio?!
Panico, incertezza, senso di abbandono, paura
appaiono tutte insieme all'improvviso
il primo pensiero è che se potessi almeno parlarne
con l'oncologo!!!
Ok lo so, lui non centra con queste problematiche
ma io sono ancora oncologo-dipendente
e piano piano cerco di "disintossicarmi" da questa dipendenza
ma se mi succede qualcosa lui è il mio primo pensiero di àncora
a cui aggrapparmi....

Mi viene in mente che il mio nuovo medico di base, 
che in realtà è una fantastica dottoressa,
mi ha lasciato la mail.
Così le scrivo una mail , in fretta, concitata, senza neppure rileggerla
chiedendo un consiglio su cosa fare.
Mi aspettavo che mi rispondesse lunedì mattina
invece, pure essendo sabato sera, dopo 10 minuti 
mi arriva la sua risposta
precisa, decisa su quello che devo fare.
In altre parole, mi ha tirato indietro dal precipizio.
Ho un medico di base fantastica .!!!

martedì 17 novembre 2015

TU......SEI TANTE COSE di Federica Calzolari

Ho letto più di qualche libro
scritto da chi il cancro lo ha vissuto.
Ognuno vive questa esperienza 
in modo diverso, questo si sa
ed ognuno ne scrive in modo diverso.

Ecco, proprio questo è il libro di Federica.
"Tu ...sei tante cose"
è un libro scritto " diverso"
è un libro da cui  anche solo a sfogliarne
le pagine 
ne esce Positività.
Ho conosciuto di persona Federica
ad una serata di presentazione del suo libro
ed è proprio come l'avevo immaginata.

 E la straordinarietà delle parole scritte
mi stupisce sempre.
Si può leggere una frase che 
a chiunque
potrebbe sembrare una frase e basta
cioè per quello che è scritto. Punto.
Ma
spesso dietro una frase di poche parole c'è un mondo
fatto di tante emozioni
speranze, paure e anche gioie.
E nel libro di Federica
c'è tutto un mondo dietro ai "pensieri sparsi"
che possono sembrare
sensazioni o brevi cronache di momenti vissuti.
Sta alla sensibilità di chi lo legge 
"leggere" quello che sta dietro, 
condividere quel "mondo" che accomuna
chi il cancro lo ha incontrato
e combattuto.

Leggendo questo libro ho pensato molto al titolo.
"Tu ....sei tante cose"
quel "tu" inteso come persona
con le mille sfaccettature della personalità
con la quale si affronta la Vita,
ma l'ho pensato anche come se quel "tu" fosse riferito 
al cancro, perchè anche "lui", il cancro
è... tante cose.


 "vivi guarda sorridi
....
guarda oltre la profondità del mare
già senti la vita..."

perchè "Tu ... sei tante cose"

dal libro di Federica Calzolari






martedì 3 novembre 2015

La lettera maiuscola che fa la differenza

Eccomi.
Mi presento : sono la.... Paura
Eh beh, non una paura qualsiasi
di quelle comuni che più o meno hanno tutti.
C'è la paura del buio, la paura dei ragni, degli insetti, dell'acqua,
paura di salire su un aereo e tante altre mie compagne paure
Ma io
io sono la Paura 
quella con la P maiuscola
definita da qualcuno e da lei la Grande Paura.
In genere me ne sto silenziosa in un angolino nascosto
dell'anima
non do fastidio me ne sto tranquilla
e aspetto.
Aspetto
Il momento più opportuno per me
e più INopportuno per lei.
Perchè arrivo all'improvviso.
Eh sì, 
Come una diva d'altri tempi 
compaio a sorpresa
quando lei meno se l'aspetta.
E, vi assicuro, che la mia entrata
è un'entrata trionfale da vera diva!
Proprio perchè lei non sa quando io arriverò.
Mi basta poco
per decidere di uscire allo scoperto: 
un dolorino persistente che lei sente da giorni
e che non aveva mai avuto prima
(prima del cancro)
un ricordo che pensava aver superato 
e che invece affiora nella sua mente,
il pensiero a quanti giorni mancano al prossimo controllo
che farà
 la mancanza di quelle parole che la rassicurano
quel "stai tranquilla va tutto bene"
che le dice il suo oncologo
O anche la frase che legge scritta sull'esito 
dell'ultimo controllo
" Non ci sono segni clinici di ripresa di malattia"
So che se li legge quando un attimo di debolezza
sta per prendere il sopravvento
perché lei sa!
Sa che io sono pronta ad uscire dall'angolino remoto
in cui mi rintano.
E io non sbaglio mai il momento migliore per 
me
Il momento in cui so che farò effetto.
Quel momento in cui lei si sentirà come se stesse per soffocare
come se l'aria non passasse nei suoi polmoni
come se un blocco allo stomaco
fermasse quel flusso di aria vitale.
Eh, sì, lo ammetto, 
sono brava. Il mio lavoro di Paura con la P maiuscola
lo svolgo bene.
Il cuore le batte all'impazzata
le gira persino la testa.
Cerca, si guarda intorno, cercando una "mano" a cui aggrapparsi
(Una volta con lei c'era la sua psico che l'ha aiutata a venire fuori dal pozzo  
in cui si era infilata)
Ma non sempre c'è , ovvio, lì con lei.
Così le ha insegnato un modo per "gestirmi"
per "controllarmi".
Ammetto, a volte a lei riesce di tenermi a freno.
Ma , a volte, un pochino meno.
Ora lei ha trovato un altro modo per non farmi prendere il sopravvento 
sulla sua anima, sul suo cuore, sulle sue azioni.
Scrive.
La vedo che , in quei momenti, mentre cerca di controllare il suo respiro, 
dandogli un ritmo, prende dalla borsa il suo 
quadernetto
e scrive.
So che scrive una favola.
Entra in un mondo "suo" fatto di favole che costruisce , 
si aggira fra i personaggi a cui dà vita
e si dimentica di me.
Mi esclude!
E io, che sono la Grande Paura
me ne torno nel mio angolino.
Ma aspetto.
Ci sarà un'altra occasione per farle ricordare 
che, sì , è stata fortunata 
ma io ci sono
sono parte di lei , sono ormai nella sua anima
e finchè non riuscirà ad impacchettarmi e ripormi in un angolo
io aspetterò il mio momento
perchè ce ne saranno altri e altri ancora, lo so. 

AzzurroCielo