Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

venerdì 12 giugno 2015

Tutto bene... riflessioni...

La settimana scorsa avevo la visita di controllo dall'oncologo.
Dopo eco varie, Rx toracica, esami del sangue, visita osteoncologica
ecodoppler ecocardio
Il primo step a tre mesi dal termine dell'Herceptyn
Una data importante perchè l'avevo aspettata
con un pò d'ansia, quell'ansia che ti accompagna
con ogni "e se..." che per ora, badate sto scrivendo PER ORA 
non mi abbandona...

"Tutto bene. Non ci sono segni clinici di ripresa della malattia"

Non potevo sentire parole più belle dal mio oncologo
Intanto che lui parlava dei flash di ricordi 
si affollavano nella mente.
La prima volta che ero stata da lui,era il 17 settembre 2013,
 il giorno precedente la prima chemioterapia
e la domanda che non ero riuscita a non fargli
"pensi che lo sconfiggeremo questo cancro?"
cosa mai avrebbe potuto dirmi ?
Con una diagnosi di cancro , senza aver ancora  fatto l'intervento,
senza aver iniziato la chemio 
cosa avrebbe mai potuto dirmi?!
E invece mi ha detto una frase che mi ha accompagnato 
nei momenti più duri dell'inferno della chemio

"Io sono fiducioso e se lo sono io che sono il tuo medico non puoi non esserlo tu"

quante volte l'ho ripetuta a me stessa  questa frase!!!

Quante volte , quando facendo il solco tra il letto e il wc
per vomitare ormai solo gli occhi 
perchè solo quelli avevo rimasto da vomitare,
Quante volte, quando i dolori in ogni muscolo, che neanche sapevo di avere
mi portavano allo sconforto e pensavo che non ce l'avrei fatta
Quante volte quando la stanchezza era talmente tanta che 
credevo non fosse possibile andare oltre
Quante volte quando piangevo nel silenzio la notte sotto il lenzuolo

Il mio oncologo non sa quanto siano state preziose per me quelle sue 
parole dette quel giorno,
(Grazie dottor Esse).
non sa quanto coraggio mi abbiano dato, 
quanto guerriera mi abbiano fatto sentire:
avevo la mia battaglia da combattere
l'arma era la rabbia e la chemio
l'armatura era il coraggio 
che avevo trovato da qualche parte dentro di me
non so neppure io come e dove
e il mantello che mi abbracciava erano quelle sue parole
  probabilmente dette di circostanza
ma che per me sono state un regalo prezioso.
ed ora
"Non ci sono segni clinici di ripresa di malattia"
una carezza al cuore
e proseguo il cammino

11 commenti:

  1. Evviva! Voglio ringraziare anch'io il Dottor Esse per il conforto che ti ha dato con quelle parole.
    Coraggio Annamaria hai "scollinato", hai superato il cammino in salita ora sarà una dolce discesa . Ti abbraccio forte ♥

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  2. Siiii!!! Evviva Annamaria, sono davvero lieta di leggere tutto ciò.
    Bravo dottor S, non sempre se ne incontrano in questo percorso, doloroso già di suo, ma quando poi ci si mettono certi "insetti velenosi"...
    Ma non pensiamoci. Festeggiamo insieme, dai
    Un abbraccio Susanna

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Evviva!!! Davvero il miglior inizio estate!

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  5. dopo una lunga salita ora potrai godere di questa tua nuova vita......e cercarla di vivere serenamente....per fortuna ci sono ancora medici che sanno fare il loro mestiere e mettersi alla pari del paziente.....baci.glo

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    1. cercherò, anche se la tranquillità non rientrerà più tra le mie emozioni...ma ci provo, continuo a provarci

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  6. Ti auguro un cammino pieno di carezze al cuore!
    Un forte abbraccio e buona domenica da Beatris

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    1. Grazie.Leggere i tuoi post è come avere tante carezze al cuore

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