settimana scorsa ho avuto un appuntamento telefonico con una giornalista
che doveva preparare un articolo da pubblicare su Starbene
riguardo al cancro e la narrazione che può essere cura.
Abbiamo chiacchierato per una ventina di minuti
al telefono raccontandole in breve
della mia malattia
e del bisogno e del perchè scrivere delle terapie
Poi oggi leggo l'articolo sulla rivista
e la giornalista riferendosi a me
dice che ora continuo con i controlli
ma che "ha vinto la sua battaglia"
Mai detto.
Mai usato e userò queste parole.
Questa frase la senti dire dal mondo dei sani
quando, vedendoti riemergere dall'inferno
delle terapie che, inutile nasconderselo, sono pesanti,
dicono che hai vinto la battaglia.
Io la penso diversamente .
La battaglia col cancro non finirà mai.
C'è una tregua, in cui respiro in apnea,
aspettandomi prima o poi un altro colpo
perchè, giusto o sbagliato che sia, è così che vivo
questo periodo di follow up,
facendo il countdown fino al prossimo controllo.
"ha vinto la sua battaglia"
da sicurezza a chi legge perchè
il cancro fa paura, anche solo se lo nomini
e veder che qualcuno ce l'ha fatta a venirne fuori
è rassicurante.
L'incontro con un cancro
ti fa conoscere tutto un mondo
che mai avresti immaginato potesse esistere
(proverò a raccontarlo)
non è facile uscirne, per qualcuno più di altri
ma ti senti vincitore a metà
perchè sai che le probabilità
di dover tornare a combattere ci sono
e quindi stai sempre all'erta.
Ieri ti ho pensato moltissimo mentre mi liberavo di alcune cose. Poi ti dirò. Ma sono d'accordo con te che purtroppo, una volta provata questa esperienza indesiderata, convinti che non ci sarebbe mai toccata...ci si sente sempre in guerra.
RispondiEliminaEstote parati.
Un abbraccio Susanna
Okkkk sempre all'erta!
EliminaEstote parati
un abbraccio a te!
Cara Annamaria, penso che non esista un mondo dei sani, nessuno è immune dal cancro, siamo tutti in allerta e si spera di non scoprirlo nei vari controlli periodici. Siamo tutti sulla stessa barca, chi più e chi meno, ma questo non ci deve impedire di VIVERE. Buona giornata ♥
RispondiEliminaesiste, cara Verbena, esiste eccome. Credimi tante volte mi sono sentita guardare con commiserazione che sinceramente mi da molto fastidio...ma sì siamo sulla stessa barca ma io spesso mi sento dalla parte che può affondare non dall'altra parte
EliminaBuona serata a te!
un abbraccio
Hai ragione... È una comunicazione profondamente sbagliata, figlia della paura e dell'angoscia.
RispondiEliminaD'altra parte, hai visto la campagna per il 5 x 1000 dello Ieo? Messaggi che dicono che il cancro si può sconfiggere. Non si fa buona educazione sanitaria, così, non si fa buona comunicazione.
hai centrato in pieno quello che volevo dire.
Eliminasono d'accordo con te, e anche Anna non amava questi termini. Quello che mi fa più incavolare è la libertà che si prende gran parte dei giornalisti a cambiare le parole che hai detto per rendere l'articolo più sensazionale. E' la cosa che più mi da fastidio. Un abbraccio
RispondiEliminaverissimo simonetta. E' la sensazione che ho provato.
Eliminasono d'accordo con quello che dici, è un continuo vivere di incertezze, purtroppo anche io ho avuto esperienze con giornalisti di vario genere, alcuni addirittura chiedono direttamente di poter "stravolgere" la tua storia per farla sembrare più toccante o chissà cosa e questo purtroppo può dare molto fastidio
RispondiEliminainfatti!
Eliminale tue parole...fanno riflettere sulla leggerezza delle espressioni....glo
RispondiEliminaa volte si dicono cose con leggerezza, non per cattiveria solo per leggerezza senza sapere bene di cosa si stia parlando
EliminaMi piacerebbe leggere l'articolo, forse è stato scritto non solo per chi non è mai stato malato ma anche per chi sta combattendo la sua prima battaglia. Così come non si dice a chi deve stare in ospedale due mesi la verità, ma gli si dice "vedrai che tra qualche giorno vai a casa", perché altrimenti è troppo dura, invece presa giorno per giorno si fa.
RispondiEliminaSenza sapere i dettagli della malattia, il solo essere sopravvissuti è una vittoria, quindi dal mio punto di vista tu hai vinto la battaglia.
Capisco bene quel che intendi e ti dò ragione, non vorrei che le mie parole suonassero stonate, semplicemente ho lasciato fluire la mia riflessione a riguardo.
grazie per aver lasciato la tua riflessione e il tuo punto di vista. Abbiamo visioni diverse, ed è giusto così perchè probabilmente sono diverse le esperienze che abbiamo . Sai la mia esperienza con il cancro mi porta a non dire mai ce l'ho fatta perchè è un cancro potrebbe ricomparire dopo poco o molto tempo o potrebbe anche non ricomparire più, chissà cosa ci riserva il futuro . E la Vita è bella anche e proprio per questo
EliminaDico sempre che solo chi vive esperienze così forti e toccanti può veramente raccontare la verità: gli altri danno versioni di fatti che contengono sfumature mai verità! Fai bene a parlare della tua drammatica convivenza con il cancro: forse si potrebbe dire che per ora...sei in vantaggio tu!
RispondiEliminabene Marina, mi piace l'espressione che ora sono in vantaggio io
EliminaNon esistono parole per commentare questo brutto male del secolo,solo se si è passata tale esperienza lo si può capire!!!
RispondiEliminaUn forte abbraccio e buona giornata da Beatris
un abbraccio a Te Beatris
EliminaCarissima Annamaria, attraverso ciò che tu provi a comunicare sempre in modo così personale ed efficace qui sul blog io credo di aver compreso cosa intendi dire e perchè la frase aggiunta dalla giornalista ti ha dato fastidio.
RispondiEliminaSono sfumature che spesso non sono apite o che tante volte non vogliono esserlo, perchè la gente appunto ha paura e si vuole sentire rassicurata.
Comunque, io ti abbraccio e so che la tua lotta la combatti quotidianamente e che sei in gamba. Forza, sempre!
Grazie Maris. Si hai centrato in pieno!
EliminaSono pienamente d'accordo con te ....Da noi si dice ...solo chi ci passa sa che significa ...la vita ti cambia ....oppure ...chi è stato morso dalla serpe ..ha paura anche della lucertola ...Un caro saluto ...
RispondiEliminaproprio vero!
EliminaMa in fondo ha ragione lei sai?
RispondiEliminaLa tua, quella con il cancro, è una GUERRA, che è fatta da tante BATTAGLIE.
Quando si è in guerra le battaglie si vincono e si perdono e non sempre il maggiore degli esiti influisce su quello finale.
no, la GUERRA non l'hai ancora vinta, e probabilmente, come di ci tu, non la vincerai nemmeno mai, ma alcune battaglie si!
La più importante delle BATTAGLIE l'hai vinta, ne sono certo, come lo sa la giornalista: non ti sei arresa, lo spirito non è ancora "morto" ma continua a combattere.
Sei qui ... non è una battaglia vinta questa?
Diciamo che, anche questa volta devo ammettere che non hai torto ma... non mi considerò vincitrice di una battaglia mi fa troppa paura dirlo, paura che sia solo un momento, allora dirò che come mi ha suggerito Marina per ora sono in vantaggio io.... grazie non mi stancherò mai di dirtelo
EliminaTesoro bello... è una sensazione che nessuno capirà mai... finchè non si trova dentro fino al collo!!!! ... (per fortuna per loro, dico io).... si fa finta di dimenticarsene che sia arrivato, che potrebbe tornare... ma non si farà mai più il salto nel mondo dei sani... di questo ne sono convinta... un bacio amor...
RispondiEliminatu mi capisci...
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