Io sono così
o meglio:
tu che me lo chiedi
devi sapere che la risposta vera è proprio in quell'attimo
in cui ti guardo negli occhi
Spesso , nei mesi passati, e anche ora
mi sento chiedere " come stai?"
Aspetto un attimo e poi le opzioni sono due:
O aziono il "risponditore automatico"
e come un'automa dico "bene grazie"
così sono tutti contenti
perchè in quella domanda "come stai?" si aspettano
solo una risposta che li faccia stare tranquilli...
della serie:
Ok aveva il cancro , ma tutto è passato
oppure
Ok sta facendo le terapie e sta benone
oppure
la seconda opzione è che dico veramente come sto.
E qui non sempre chi me lo chiede è pronto veramente per
sentirlo dire.
Capisco che si vorrebbe solo sentire che tutto è a posto,
che fisicamente stai divinamente bene
che psicologicamente sei fortissima
ma
non sempre è così...
a volte vorrei veramente poter dire
come sto
a volte vorrei poter esprimere
quello che sento
a volte vorrei poter raccontare
la verità
ma capisco che non sempre si trova
chi è veramente
pronto e disposto ad ascoltarla...
Cara Annamaria, qui troverai sempre qualcuno disposto ad
RispondiEliminaascoltarti, se tu vorrai esprimere quello che senti.
Un bacio e buona giornata ♥
infatti sento che è proprio come dici tu!
EliminaAnnamaria
io sono qui... e resto in attesa, come quei pochi secondi che precedono la tua risposta, in silenzio... e aspetto... tanto non mi stanco... non vado via...
RispondiEliminaè bellissimo sapere che ci sei sempre e comunque!
EliminaAnnamaria
capisco...a colte la risposta del come stai è più una forma di cortesia e nn sempre di è preparati a riceve la risposta schietta e sincera.....e riservi il tuo vero come stai a poche selezionate persone....ti auguro di averle vicine...sono preziose.glo
RispondiEliminaper fortuna Glo, ci sono queste persone, fantastiche!
EliminaAnnamaria
Ma si Annamaria. Con qualcuno si risponde "Bene, grazie" ma con le persone che sanno ascoltare e soprattutto che non danno per scontato una risposta pre-confezionata e formale...via libera!
RispondiEliminaEsitazioni, pensieri non sempre rosei, paure intime più che giustificate...io dico sempre che mi sento una favola: come seduta su una bomba ad orologeria. Penso e spero di aver disinnescato il timer. Infatti mi pare di non sentire più "tic, tac". Dai, procediamo!
Un abbraccio Susanna
Si Susanna, procediamo! Ho trovato persone dallo sguardo gentile e dal cuore grande!
EliminaAnnamaria
Come scrive Susanna, anch'io penso che il "risponditore automatico" non sempre vada inserito. C'è chi è genuinamente interessato a come stai (o, al peggio, le reazioni a una risposta sincera possono aiutare a scremare le vere amicizie...). Ho pensato a te ieri sera, quando ho chiesto "come sta?" a una mamma recentemente operata di cancro. Il mio desiderio di avere un "bene" come risposta non era la fretta di archiviare una pratica, ma un sincero desiderio di sapere che le cose andavano meglio (oltre tutto stavo per annunciarle un'insufficienza del pargolo...). Lei si è dilungata a raccontare delle cure e dell'operazione e, anche se la fila dietro la porta si allungava, credo che sia stato il miglior utilizzo del mio tempo di tutta la giornata.
RispondiEliminaUn abbraccio!
si Tenar , hai fatto un "regalo" bellissimo a quella mamma. Saper ascoltare non è sempre facile, ma quando si è "ascoltati" è come ricevere una abbraccio immenso
Eliminaun abbraccio a te!
Annamaria
A volte il risponditore automatico è una buona protezione... Poi ci sono persone e luoghi dove fortunatamente non serve...
RispondiEliminaUn abbraccio!
Chiara
hai ragione , Chiara!
EliminaAnnamaria
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RispondiEliminaLa realtà, cara Annamaria, è che sia che tu abbia avuto il cancro, sia un raffreddore, sia un genitore con l'alzheimer in casa, o un figlio con una gamba ingessata, o ti sia morto il gatto... difficilmente chi ti chiede "come stai?" lo fa perchè lo vuole sapere veramente, ma per dovere di cortesia. Ho imparato che chi vuole sapere come stai sul serio te lo chiede due, tre volte, finchè non ottiene la risposta vera. Anche via web, dove non ci si vede in viso ed è più difficile decifrare la verità.
RispondiEliminaOh, anch'io dico sempre "bene grazie", ma anche perchè tutti hanno le loro rogne, non mi va di caricare gli altri anche delle mie, e a volte preferisco improntare una chiacchierata su cose futili e leggere piuttosto che su quelle pesanti. Per quelle ci sono le rarissime persone con cui so di potermi confidare, e allora mi apro. Ma è un atteggiamento mio personale. A volte si ha l'impressione di trovarsi in una situazione che peggio non si può, poi si incontrano persone che stanno messe davvero peggio di noi, e io davanti a queste persone (anche amiche care) mi rendo conto che più che "essere ascoltata" in quel momento faccio un gesto più importante (anche per me) se "ascolto". Anche se non è sempre facile e non ne ho sempre voglia.
E poi ci sono quelle per cui il tuo "bene grazie" è solo il pretesto per rimarcarti che "ecco, adesso stai bene, meno male, mentre io blablabla"... Pare non aspettino altro. Ecco, sono le situazioni in cui tronco il discorso fingendo un appuntamento urgente, tipo la scadenza del tagliandino per il parcheggio o l'appuntamento col veterinario. Senza remore.
Un abbraccio.
Mamiga, ho scritto solo la prima parte della situazione, perchè come dici tu , sono consapevole che ognuno di noi abbia i propri guai e neppure a me va di spiattellare i miei fatti con chicchessia... e sicuramente dicendo bene grazie mi sono sentita dire che in fondo poi la chemio non è così terribile , allora....
Eliminaun abbraccio a te!
No infatti, non è così terribile. Non ti sei mai chiesta perchè davanti alla sala chemio c'è sempre la fila di gente che smania per farsi di taxolo e ciclofosfamide? E' perchè è come l'aspirina, fa bene per qualsiasi cosa.
EliminaMa mi facessero il piacere... :(((
.... e poi se rispondi "bene grazie" ma in realtà stai male, ti senti dire: eh sei fortunata, alla fine è andato tutto bene, ti vedo sempre allegra ! ..... sob!
RispondiEliminaun abbraccio sincero
sob sob davvero!
EliminaAnnamaria