Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

martedì 4 novembre 2014

Oggi in radioterapia.....




Oggi, c'è stata la visita di controllo in radioterapia.
 Entrare in questo reparto
dove per 23 giorni  sono andata quest'estate
mi ha fatto un certo effetto...
I pazienti che erano in sala d'attesa 
ovviamente non erano gli stessi di quel periodo
e mi è venuto spontaneo pensare a come 
sarà la loro vita ora,
cosa faranno, 
se avranno ottenuto risultati dalle terapie....  
Ricordo ognuno di loro , ne avevo anche  parlato qui , 
Del resto passavamo qualche mezz'oretta ad osservarci,
 magari guardando anche la tv .
Oggi però
mi guardavo attorno e pensavo a 
quanta Vita c'è attorno a noi, 
nonostante la sofferenza, 
nonostante gli insuccessi
nonostante i successi
quante persone passano
da lì
ognuno col proprio carico di emozioni, 
di speranze
e quell "arrivederci" che ognuno dice
salutando mentre se ne va 
in realtà è
"un non arrivederci" 
o magari fuori da quelle stanze .
Ed è  quello che, più o meno , 
 ci siamo dette io e la dottoressa
di turno che mi ha visitato stamattina
Tutto bene, mi riconsegna  
agli oncologi di Meldola
per proseguire il percorso 
e quel suo "speriamo di non vederci 
più in radioterapia"
mi ha fatto uno strano effetto... 
perchè non me l'aspettavo.
Certo, che sarebbe stato di cattivo gusto 
dirmi "arrivederci"
sottintendendo " qui" in quel reparto
Certo che la mia dose di radioterapia 
l'ho fatta e spero di non doverne più fare in futuro, 
(Mi ero ben bene ustionata e non è stata propriamente 
una passeggiata guarirne)
Ma anche questo di oggi è un  momento fa parte di una pagina del libro 
della Vita che dovrei girare, 
che vorrei   lasciarmi alle spalle
ma il ricordo
è ancora troppo vivo
e non sono ancora pronta per voltare tutte 
queste pagine che dovrei.
Prima di uscire dal reparto mi sono voltata 
un attimo indietro ed  
ho impresso nella mente l'immagine 
di quella sala d'attesa
dove si aspettava di sentire pronunciare il 
proprio nome al microfono 
e quindi entravo
indossavo il camice
e mi lasciavo posizionare
nelle coordinate giuste per bombardare 
quello che poteva essere rimasto del cancro 
e dove era alloggiato per mesi
Mi sono rivista sul lettino con il macchinario 
che si posizionava attorno a me
e ho ripensato a quanto mi era difficile 
allora non muovermi, stare immobile
con le lacrime che scendevano
quando l'umore era a terra anche per la stanchezza 
enorme provocata da questa terapia
 Ma questo era un percorso che dovevo fare ...

Ho richiuso la porta del reparto alle mie spalle,
 andandomene,
pensando che "anche questa è fatta"
e andiamo avanti... 
   

7 commenti:

  1. E' andata. Evviva. Lo sentivo. Sono davvero lieta per te.
    Notte Susanna

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  2. Che bella notizia, sono contenta! : )

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  3. Anche questa è fatta, cara, si. Forza!
    Ti penso sempre con affetto!

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  4. Sono contenta, perchè presto voglio che ricominci a condividere tutte le belle cose che sai fare. Ciao, Anna.

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  5. Un altro passo avanti, bene! Ti abbraccio

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  6. La mente può tante cose! Ho vissuto l'esperienza di mio marito, analoga alla tua... Coraggio ed auguri di cuore.
    un abbraccio Renata.

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  7. una porta chiusa e ora ti auguro di aprirne tante che ti portino solo in luoghi a te desiderati.glo

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