Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

mercoledì 9 gennaio 2019

da un sogno .... il Coro Work in Progress !!!!



Un'immagine: 
avete presente quando da una piccola crepa sul marciapiede 
spunta una margherita?
Io mi incanto a guardarla.
L' idea del coro è nata in una stanza 
del DH dell'Irst di Meldola quando facevo le terapie.
In quel periodo grigio ascoltavo nelle ore trascorse lì
nel mio ipod in modo ossessivo 
cinque- dieci - quindici- venti volte 
e anche più
sempre la stessa canzone.
E' una canzone che narra di un pittore
che descrive la Vita con i colori 
che la Vita stessa gli mette a disposizione.
Allora io pensavo che al di fuori della finestra
di quella stanza dalla quale vedevo scorci 
di cielo azzurro
c'era la Vita con tutti i suoi colori:
il giallo del sole, il rosso dell'amore
il verde della frutta acerba e dei prati
il blu della notte.
E' nato, allora un sogno.
Dicevo a me stessa che un giorno 
mi sarebbe piaciuto cantare QUELLA canzone 
con un coro.
Era il SOGNO al quale in quel momento mi sono aggrappata!
Finito l'ambaradan delle terapie
ho proposto a due amici, Tommaso e Rosa 
l'idea di un  coro.... un pò alternativo...
A loro l'idea è piaciuta e ... 
il passaparola ha fatto il resto!
(Siamo 7 musicisti e 38 coristi)

PS: Quella canzone poi è stato il primo brano 
che abbiamo messo in repertorio!

Ecco: per me il Coro Work in Progress 
per me è quella margherita che spunta dal marciapiede!

Siamo un coro che si esibisce gratuitamente 
per associazioni di beneficenza.
Per contatti usare la mia mail
Abbiamo anche una pagina FB



Azzurrocielo

lunedì 6 agosto 2018

Sei Agosto Duemilatredici



Sapevo, quel Sei Agosto Duemilatredici
che dopo la mammografia 
mi avrebbero fatto accomodare 
davanti ad un ambulatorio
diverso dagli altri 
in fondo al corridoio.
Certe cose, in fondo al tuo cuore, le senti.
Speri di sentirti dire
"è una ciste, non è nulla di serio"
invece la dottoressa ti dice 
"ci sono molte probabilità che sia un cancro" 

Era caldo, fuori, in quei giorni
So che il mio primo pensiero fu
" è impossibile, non può capitarmi questo"
e
con angoscia pensai
"ma io ho ancora tante cose da fare"

Questo per dire che una diagnosi di cancro non significa la fine di tutto.
A volte si è fortunati e ci si libera dal cancro.
Per quanto? 
Chi può dirlo?! A volte per qualche anno, a volte per sempre a volte mai.
L'importante è Vivere  appieno ogni giorno  

Azzurrocielo



immagine:  da pixabay
  

domenica 5 agosto 2018

Tutto bene



Un altro controllo semestrale 
un altro "tutto bene"
e
"ci vediamo fra sei mesi"
sarà pieno inverno, forse ci sarà la neve
chissà


Azzurrocielo

venerdì 9 febbraio 2018

Ho imparato



Ho imparato a non giudicare.

Ognuno di noi ha un proprio vissuto
che spesso 
nessuno conosce a fondo
e
vale sempre 
la frase

"Prima di giudicarmi prova a camminare nelle mie scarpe"

Per questo non dirò mai
che 
"cosa vuoi che sia , ci sono cose peggiori!"
Certamente
ci sono malattie e situazioni peggiori 
del cancro
lo so bene
ma 
non mi sentirete mai giudicare
nessuno
perchè ognuno di noi ha un punto di vista diverso.
Spesso definito da meccanismi strani 
della nostra mente.

PS: Oggi c'è un cielo bellissimo, azzurro e  candido di nuvole
e sono positiva

Azzurrocielo

(immagine : https://pixabay.com/it/sabbia-tracce-spiaggia-impronta-2616055/

venerdì 2 febbraio 2018

il follow up ovvero libertà vigilata



Il follow up
è sostanzialmente un periodo 
di libertà vigilata.

Io lo vivo sicuramente
in modo diverso da 
altri pazienti .

Vorrei rimanere in follow- up
tutta la vita.

Io ho Paura.
Io aspetto il controllo semestrale
facendo il countdown
fino 
al prossimo fra sei mesi.

Io faccio un foglio
(in genere un A5)
con le domande da rivolgere all'oncologo
e puntualmente lo perdo.
Il foglio, non l'oncologo. 

Io entro in ambulatorio
e dico all'oncologo
"ti devo dire una cosa, anzi due"
e lui si mette in ascolto.

Ora ho un altro oncologo
il fantastico dottor S. adesso lavora in un'altra struttura
ma 
il mio nuovo oncologo, il dott. B è ok.
Altrettanto fantastico.
Mi ascolta.
Mi rassicura.
Mi dice che al prossimo controllo
vuole vedermi sorridente e tranquilla.
Ecco, proprio tranquilla, non lo sarò mai.
Ma ci posso provare.
Solo il dottor S. ha il potere di pronunciare
le parole "Stai tranquilla"
e mi sento al sicuro.
Ma 
voglio Vivere questi mesi
di libertà vigilata
vivendo al massimo.
Non voglio perdere neppure un minuto di Vita.
Voglio viverla tutta.
e inizio il countdown
Azzurrocielo


(immagine presa dal web)   

Quando scrivere è terapeutico....


Nel blog scriverelavita
si parla di un bellissimo progetto
di Writing Therapy.

Non potevo non condividere
quanto scritto nel post di Rosalia
ricordando 
con affetto ed emozione
le mie compagne di scrittura Laura Lorella Manuela Maria Pia
e la psicologa Tatiana
nel progetto del laboratorio di Scrittura Espressiva 
organizzato dall'Irst di Meldola 
per i  pazienti
e dal quale è nato 


lunedì 22 gennaio 2018

Quanto tempo....



E' passato tanto tempo dagli ultimi post.
Sono stati mesi difficili
mesi full immersion in Vita quotidiana
fatta di impegni dovuti (vedi lavoro in ufficio)
e impegni  extra cercati per colmare quella affannosa Paura di non Vivere appieno 
la Vita .
Non ho scritto post
non perchè non abbia nulla da scrivere, anzi!
 i pensieri si affollano in ordine sparso, confuso, senza cronologia.
Quindi
aiutata da un preziosissimo libro di Mandala 
regalatomi per Natale da mio figlio
sto facendo un pò di ordine nella mente vulcanica.
Non è facile,
Ma ritorno a scrivere.
Venerdì ho incontrato il mio nuovo oncologo
(sul fronte cancro tutto tace, ottimo!)
dopo che l'altro oncologo, il mio Super-Eroe si è trasferito a lavorare in un altro ospedale.
Ma di questo scriverò
domani
oggi è lunedì e a me il lunedì sconvolge più di qualunque altro giorno della settimana
A presto