Nel tragitto che percorro da casa per arrivare all'Irst di Meldola
passo attraverso paesini di campagna.
Su una strada stretta, quasi una stradina, tipo che se incontri un camion
ti devi fare piccola piccola ,
c'è , sul bordo, un albero.
Grande , maestoso, con una folta chioma...
Il mio albero
E qui parte la fantasia.
Lo immagino lì da decine e decine di anni,
chissà, in passato può essere stato un punto d'incontro di innamorati,
oppure un luogo per darsi appuntamento per partire per scampagnate estive..
.... chissà...
Lui è lì , su ciglio della strada, imponente, con la chioma modellata su
misura per non intralciare il passaggio di auto e camion
E' il " mio " albero perchè in tutti questi mesi
è stato il mio "punto di riferimento",
prima , riferimento per il tragitto perchè raggiungerlo significava
essere circa a metà dall'irst
poi è diventato il mio riferimento per quantificare
il tempo che passa.
L'ho visto verde, nel pieno del vigore estivo, un anno fa.
Poi pian piano l'ho visto perdere le foglie con l'arrivo dell'autunno
L'ho visto spoglio nel freddo grigiore dell'inverno...
Poi l'ho rivisto ricoprirsi di timide foglioline verdi primaverili.
Ora?
Ora è di nuovo verde, un verdissimo verde estivo!
E io sono ancora qui che passo , lo ammiro nel suo splendore.
La terapia continuerà ancora per mesi.
Per mesi vedrò il mio albero cambiare aspetto
e questo suo cambiare darà un "valore" al tempo
il tempo che passa e che dà un valore al "tanto"
un "tanto" che trascorre e dà un "tempo alla Vita"
Annamaria
sembra una delle stradine attorno a casa mia....una metafora per descrivere la vita perfetta... e soprattutto in questi momenti che credo uno apprezzi il valore di questi piccoli momenti di questi particolari di quanto la vita sia bella anche nelle cose più semplici...baci.glo
RispondiEliminaHo utilizzato spesso con i miei pazienti, nella terapia ipnotica, l'immagine di un robusto albero, dalle radici nodose che affondano nella terra bruna e che conferisce sicurezza, protezione e riparo dal sole cocente o dalle intemperie. Un albero che, come hai saggiamente sottolineato, cambia nelle stagioni ma dopo essere nudo ed aver tollerato il gelo invernale, torna a mettere gemme e foglioline....come è successo a noi! :)
RispondiEliminaUn abbraccio cara Annamaria
Susanna
Bello il TUO albero, solido e imponente. Le ultime quattro righe sono poesia pura.... un caro saluto
RispondiEliminaIo resto sempre incantata dalle trasformazioni della natura che ho intorno, soprattutto nei momenti di transizione...
RispondiEliminaTutto rinasce, anche noi, insieme a quel tutto di cui facciamo parte...
Grazie per aver condiviso il tuo albero con noi, Annamaria. Hai scritto cose che mi hanno emozionata e ti abbraccio forte per questo!
RispondiEliminaCara Annamaria, se avrai tempo, un giorno, fermati vicino a questo grande albero, scendi dall'auto e prova ad abbracciarlo... Dicono che, gli alberi maestosi, ti possano regalare un po' della loro forza che scorre nella loro linfa e che li rende tanto forti da superare estati roventi ed inverni gelidi rinascendo ad ogni primavera più forti di prima!
RispondiElimina