Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

martedì 5 agosto 2014

6 Agosto 2013 ......


                                                         


E' trascorso un anno da quando , entrata nel reparto di screening  senologico a Forlì, 
sapevo che non avrei seguito il percorso di tutte le altre donne...

Ero consapevole che quel nodulo che sentivo da qualche giorno , 
era un qualcosa 
di cattivo, come fosse un estraneo , che non mi apparteneva

Dopo mammografia , ecografia e visita mi hanno fatto 
anche la biopsia  e il prelievo sul linfonodo sentinella
già intaccato dalle metastasi
per accelerare i tempi.

Sono uscita con le parole dell'oncologa 
che mi risuonavano nella testa come fossero dette in una lingua straniera:
"aspettiamo il risultato della biopsia ma ho il forte sospetto che si tratti di cancro".

Da quel momento ho iniziato a vivere i giorni di "attesa"
"attesa" del primo risultato della biopsia 
e attesa  poi del risultato completo...

Da lì in poi è stato un susseguirsi di visite , esami , controlli
tutto  in funzione della battaglia che da lì a poco
avrei dovuto iniziare a combattere.

E dopo un anno, le terapie ancora non sono finite
ma io sono ancora qui
e un anno fa non lo avrei mai creduto
ci speravo
ma lo vedevo come un qualcosa di 
irragiungibile...

Ho un ricordo forte e preciso di quel 6 agosto 2013 , l'incontro col cancro
è un qualcosa travolgente come se ti trovassi all'improvviso dentro un tornado...
ma di una cosa sei certa: da quel tornado ne vuoi uscire, 
magari sei malconcia e un pò   un rottame...
però....

Annamaria



3 commenti:

  1. Le tue parole mi emozionano sempre, e non ne trovo di adatte da scrivere in risposta...

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  2. Molte donne sono uscite dal quel tornado, uscirai anche tu! ♥

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  3. ed io ho scolpito nella mia memoria un 1° dicembre.
    Ma posso dire EVVIVA? Ne sono passati tanti di anni da quel primo dicembre.
    Un abbraccione Susanna

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