E' trascorso un anno da quando , entrata nel reparto di screening senologico a Forlì,
sapevo che non avrei seguito il percorso di tutte le altre donne...
Ero consapevole che quel nodulo che sentivo da qualche giorno ,
era un qualcosa
di cattivo, come fosse un estraneo , che non mi apparteneva
Dopo mammografia , ecografia e visita mi hanno fatto
anche la biopsia e il prelievo sul linfonodo sentinella
già intaccato dalle metastasi
per accelerare i tempi.
Sono uscita con le parole dell'oncologa
che mi risuonavano nella testa come fossero dette in una lingua straniera:
"aspettiamo il risultato della biopsia ma ho il forte sospetto che si tratti di cancro".
Da quel momento ho iniziato a vivere i giorni di "attesa"
"attesa" del primo risultato della biopsia
e attesa poi del risultato completo...
Da lì in poi è stato un susseguirsi di visite , esami , controlli
tutto in funzione della battaglia che da lì a poco
avrei dovuto iniziare a combattere.
E dopo un anno, le terapie ancora non sono finite
ma io sono ancora qui
e un anno fa non lo avrei mai creduto
ci speravo
ma lo vedevo come un qualcosa di
irragiungibile...
Ho un ricordo forte e preciso di quel 6 agosto 2013 , l'incontro col cancro
è un qualcosa travolgente come se ti trovassi all'improvviso dentro un tornado...
ma di una cosa sei certa: da quel tornado ne vuoi uscire,
magari sei malconcia e un pò un rottame...
però....
Annamaria
Le tue parole mi emozionano sempre, e non ne trovo di adatte da scrivere in risposta...
RispondiEliminaMolte donne sono uscite dal quel tornado, uscirai anche tu! ♥
RispondiEliminaed io ho scolpito nella mia memoria un 1° dicembre.
RispondiEliminaMa posso dire EVVIVA? Ne sono passati tanti di anni da quel primo dicembre.
Un abbraccione Susanna