Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

sabato 15 novembre 2014

... il vento tra i capelli ....


è una bella sensazione 
sentire di nuovo il vento tra i capelli
Oddio, 
i miei nuovi capelli dopo la chemio
non è che svolazzino tanto,
sono tutti riccissimi
scapigliati
e corti
ma li adoro....

ne ho già scritto qui 

Ricordo  la prima visita dall'oncologo
quando il dott. R mi disse che 
per la chemioterapia 
mi sarebbero caduti i capelli e che mi consigliava 
di tagliarli prima che iniziassero cadere magari anche a  ciocche.
Credo di avergli chiesto tipo 4 o 5 volte
"Ma è proprio sicuro dottore che cadranno?"
e alla   risposta affermativa che leggevo anche 
nei suoi occhi
partiva 
l'altra domanda di rito  
"ma è sicuro che poi ricresceranno?"

Ad ogni visita era la domanda che non dimenticavo
mai di fare
E
Caspita! cresciuti, son cresciuti
più folti di prima
ma 
anche più morbidi
sono i miei  "capelli neonati"
fanno tenerezza
e a me ne fanno tanta di tenerezza....

E non sopportavo chi , in buona fede sicuramente,
mi diceva
"ma dai che poi ricrescono "
oppure
"questo è il male minore"
BALLE
Lo so bene che quando hai un cancro
non è che ti devi preoccupare
principalmente dei capelli,
ma
vedersi e sapersi senza capelli
ti fa sentire
"diversa"
è come se il cancro
ti togliesse la dignità di persona
lasciandoti senza capelli.

Contro la previsione dell'oncologo
i miei capelli non volevano cadere.
Erano morti, non crescevano più ma
rimanevano saldamente attaccati : tutti al loro posto !
Ho dovuto prendere la decisione di raderli
perchè erano attaccati, ma mi faceva un male
pazzesco il cuoio capelluto,
male da non riuscire a dormire la notte.
Così una sera di fine ottobre 2013
mio marito ha passato la macchinetta
lasciandomi i capelli alla lunghezza minima di  qualche millimetro.
Ma neppure così se ne andavano, sempre
attaccati saldamente.
Ci sono volute 4 chemio , la Fec rossa
per farli cadere definitivamente.
Ho scelto di non usare la parrucca,
anche perchè non avevo nessuna voglia di prendermene
cura  ...
all'irst ne ho viste di belle, se curate
ma ne ho viste anche tante veramente trascurate
comunque
ognuno fa la scelta che più fa sentire a proprio agio
E io mi sentivo bene con le mie bandane,
anche se ad una in particolare mi sono
affezionata  
ma talmente tanto che anche ora la tengo con me  nella borsa
  lavata  ripiegata e chiusa in un sacchettino...
Rappresenta una parte di vita, della mia vita, per la precisione 10 mesi
in cui era palese che fossi ammalata di cancro
ma in fondo non me n'è mai importato molto
di quello che pensavano gli altri.
Avevo il cancro ed ero impegnata a curarmi...



10 commenti:

  1. mi è arrivato questo post da Oltre il cancro, l'ho letto e ..... mi sa che submit ttttoooo subitoooo
    così non ne perdo altri
    e poi mi ha ricordato tanto Anna
    ti ringrazio e ti abbraccio

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  2. Ed io ti faccio una carezza affettuosa sui tuoi capelli ribelli.
    Un abbraccio e buona domenica
    Susanna

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  3. Posso immaginare che bella sensazione debba trasmettere... secondo me queste preoccupazioni non sono affatto balle, tutt'altro; sono le piccole cose che ci rendono felici ogni giorno, e credo sia bello poter tornare a sorridere! : )

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  4. ti auguro di averne ancora mille e altre mille di queste sensazioni di vento che accarezza i capelli....per questi tuoi giovani e morbidi ricci, per una nuova libertà ritrovata....baci.glo

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  5. Evviva. Questo è il primo post nel quale leggo felicità e voglia di ricominciare. Anche se ci conosciamo poco, pochissimo ti voglio un mondo di bene. Anna.

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  6. Lascia stare, è una bella botta quando cadono, lì tocchi con mano la malattia.
    ZiaCris

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    1. eh sì, poi quando devi prendere la decisione di raderli perchè così anche se ci sono tutti ti fanno male, è stata veramente dura

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  7. Mio Dio che meravigliosa forza d'animo. Spesso mi domando come mi sentirei, io, in quella situazione e subito mi rispondo "farei come fanno tutti", come ha fatto la mia mamma e il mio papà. Come ha fatto la mia amica e sua sorella... Tuttavia ho sempre avuto una infinita ammirazione per tutti coloro che hanno dovuto affrontare "il mostro".
    Ho sbirciato un po' nel tuo blog e devo dire che è interessante, davvero, e quindi mi unisco al tuo blog con tanto piacere, sperando che faccia piacere anche a te avermi fra i tuoi lettori.
    Se hai voglia passa a trovarmi.
    Un salutone
    sinforosa

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  8. Benvenuta e ricambio con piacere la visita

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