Guardavo fuori dalla finestra dell'ambulatorio, il cielo era di un azzurro emozionante, mentre l'oncologo mi spiegava i dettagli della chemio che avrei iniziato il giorno successivo... e pensavo a come fosse possibile un cielo di un azzurro simile in una giornata così grigia per me...

sabato 14 febbraio 2015

Ciao ciao Picc

.... che poi detto così sembra stia salutando un amico...
che poi un pò lo è anche stato...
Picc (acronimo di Peripherally Inserted Central Catheter)

Ieri, quando sono andata a fare la medicazione settimanale del Picc più eparina
era successo un mezzo casino.
Me ne ero accorta già la sera prima , 
quando avevo visto la fascia e la garza
sporca di sangue.
Sangue?! dal Picc?!
U'signur!
Ho fatto due giri di fasciatura ed ho lasciato 
tutto così com'era, senza indagare oltre, 
perchè tanto poi sapevo che il giorno dopo 
sarei andata all'Irst 
e ci avrebbe pensato l'infermiera.
Bè, il mio Picc dopo 18 mesi di onorato lavoro
iniziava ad accusare un pò di stanchezza, 
negli ultimi mesi si otturava spesso
ma, essendo di fondamentale importanza, per fare la
terapia ed eventualmente le analisi, 
abbiamo cercato di mantenerlo efficiente fino all'ultimo.
Sì, dico "abbiamo", perchè , se il personale dell'Irst
ci ha messo la competenza professionale, io di mio
ci ho messo le dita incrociate perchè
'sto benedetto Picc ritornasse efficiente, 
anche benedicendo ogni volta chi lo ha inventato.
Se uno ha le vene rintracciabili
non può capire che significhi anche solo fare le analisi,
con due infermiere, e riempire le fialette
goccia a goccia per caduta o forza di gravità, 
senza muoversi, nè respirare per paura
che l'incantesimo delle gocce nelle fialette si interrompa.
Tant'è che ieri , vista la situazione intricata, 
visto che la terapia l'ho finita 
e al momento l'oncologo mi ha assicurato 
che non ne sono previste altre,,,
me l'hanno tolto.
Se a metterlo non si sente nulla, 
a toglierlo si sente ancor meno di nulla.
Manco me ne sono accorta.

24 settembre 2013 - 13 febbraio 2015
le date della storia del mio Picc.
Sono contenta di averlo tolto: finalmente si può fare
una doccia senza domopack al braccio, 
senza tenere il braccio in orizzontale per non bagnarlo, 
e non averlo più segna inequivocabilmente la fine di un periodo , 
ma, mi ci ero affezionata, e 'te pareva?!
sono una sentimentale e
sono capace di  affezionarmi pure al mio Picc ...
e gli ho fatto fare pure una foto prima di toglierlo...

13 commenti:

  1. Eh cara Annamaria, adesso sei sempre meno una donna bionica! :)
    Dai, sta certa che non ti mancherà l'aggegino. Quanto alle analisi "dopo la cura" effettivamente sono problematiche anche per me. Quando arrivo sanno già che siringa usare: quella vecchia, tradizionale ma con l'ago un pochino più grosso viene meglio.
    Auguri di San Valentino, se festeggi ma comunque buona domenica
    Susanna

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  2. Un'altra tappa nel cammino che hai fatto fin qui, con coraggio e perseveranza.
    Sentimenti strani sono suscitati anche da cose come il PICC, sembra incredibile! Ma fa tutto parte del percorso secondo me.

    Un bacione e buon San Valentino!

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  3. A me invece avevano innestato il Port-a-Cath, tolto dopo tre anni esatti. Volevano darmelo per ricordo, ho rifiutato. Ho fatto festa grande a casa, con tanto di torta cioccolato e panna. Perchè sappiamo cosa significa quando lo togli, no?
    Un abbraccio, e buona festa anche a te, perchè questo è :)

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  4. Ah se vi capisco! Io avevo un cvc (catetere venoso centrale) inserito dal collo e usciva dal costato con un piccolo intervento (anche per rimuoverlo) ed è stato con me non ricordo le date precise, ma quasi due anni (ci facevo i prelievi anche dopo la fine delle terapie). Per me è stato no un amico, di più! Chi ti evita sofferenze e penamenti, anche se è una cosa e non una persona, lo percepisci come un aiuto, un supporto amichevole, appunto! E tanto è vero, che io non ci ho fatto la foto, me lo sono fatta dare e ce l'ho ancora in una scatola, dopo quasi 18 anni. È bello riacquistare la normalità della vita, il non incellophanarsi più per lavarsi, medicarsi a giorni alterni o altre accortezza, ma il suo prezioso aiuto (e grazie a chi l'ha inventato) rimane! :) buon ritorno alla vita normale! :)

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    1. grazie! vedo che non sono l'unica ad averlo considerato un amico e più!
      Annamaria

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  5. Oh tesoro bello... io non ho il picc ma ho l'altro mio amico fidato, il port.... e se penso a tutte le volte che ho evitato di far fare mille peripezie alle infermiere con le mie vene piccole, storte, rovinate dalla chemio... beh ringrazio il mio fidato amico... un pò rompe (o meglio dà fastidio ai miei figli.... per loro è il bottoncino magico della mamma)... ma ormai c'è anche lui nella mia vita.... un abbraccio

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  6. Saggia donna pure al picc ti ci sei affezionata... :)
    Un forte abbraccio e buona domenica da Beatris

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    1. eh sì, non riesco ad immaginare cos'avrà pensato l'infermiere quando, mentre la sua collega rintracciava l'oncologo per avere la richiesta della rimozione, gli ho chiesto se gli faceva una foto al mio picc...
      buona domenica

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  7. Come ho scritto di là, certo che è normale tu ti ci sia affezionata, oggetto utile che hai tenuto un sacco di tempo e ha evitato altra sofferenza inutile. Sono però felice che te l'abbiano tolto. Un bellissimo segnale. Ti abbraccio Annamaria.

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    1. utile, darei un premio a chi l'ha inventato e poi ora ce ne sono di altri tipi che saranno sempre più innovativi.
      buona domenica

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  8. Cara Annamaria, succede alle persone più sensibili di affezionarsi anche a delle cose, che magari in qualche modo ti hanno aiutato a non crearti ulteriori problemi. Benedetto picc!!!! Un altro passo avanti...Vorrei essere li vicino a te per abbracciarti forte forte......Antonietta

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